Guangzhou
Eccola, la più grande città costiera del sud della Cina, il capoluogo dell'operosa e
folle provincia del Guangdong. Eccola, Guangzhou: 10.700.000 abitanti, la terza città
della Cina.
I francesi l'hanno chiamata Canton, e con loro - da allora - buona parte del resto del
mondo; Guangzhou è infatti sempre stato un porto cruciale per il commercio con gli stranieri,
tuttora è il centro economico del delta del Fiume delle Perle, che la piazza nel cuore di una
delle regioni cinesi più ricche grazie al commercio e alle industrie manufatturiere.
Guangzhou è gemellata con... Bari, dal 1986.
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Da non perdere a Guangzhou
Il tempio degli antenati: sede di un museo di artigianato popolare.
Il tempio di Liurongsi: edificato nel 540 circa.
Il tempio Guangxiaosi: edificato nel IV secolo d. C.
Segnaliamo inoltre il South China Botanie Gardens, l'Accademia della famiglia Chen, il Museo Archeologico della Tomba del Re Nanyue e le bellissime cascate di Litai.
Da non perdere il caratteristico Qing Ping market, famoso mercato dove le bancarelle vendono infusi, radici, erbe e ogni tipo di prodotto per cucinare i tipici piatti cinesi.
Guangzhou in Rete
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La cucina cantonese
Un antico proverbio cinese, di origine cantonese, dice che si può mangiare tutto quello che vola,
nuota, striscia e cammina. Questo è vero soprattutto nella cucina cantonese, più che nel resto della
sterminata tradizione gastronomica della cucina cinese; la cucina cantonese è fatta anche di piatti e bevande lontani
dalle nostre abitudini e che fanno scattare in noi occidentali - ma anche in tutti i cinesi non-cantonesi -
antichi tabù, ritrosie mentali e viscerali.
Un menù fatto di serpenti, scorpioni, scarafaggi, bachi da seta, cavallucci marini, cani, gatti non è
esattamente il tipo di leccornia che siamo abituati ad assaporare. In realtà molte di queste pietanze della
cucina tradizionale cantonese sono diventate tali per motivi diversi (climatici, religiosi, medici...),
e alcune di esse sono davvero dei prelibati piatti esotici, se solo si riesce a superare lo scalino culturale
che ci divide da chi lo cucina, se si cambia, un poco, anche la prospettiva del nostro palato.
Il luogo ideale per approfondire a Guangzhou il tema della cucina cantonese estrema è il
mercato di Qing Ping. Inoltrandoti tra le bancarelle lungo le vie laterali troverai esposte gabbie con
serpenti, lucertole, tartarughe, rospi, cavallucci marini, millepiedi, scorpioni.
Soprattutto scorpioni, di ogni tipo e grandezza, pronti per la frittura... C’è anche la sezione cani e gatti.
La fiera di Guangzhou
Inaugurata nella primavera del 1957, questo appuntamento è diventato l’incontro principale per chi si occupa di business in Cina,
soprattutto di esportazione.
La Fiera di Guangzhou si tiene due volte l’anno, con un incontro nell’autunno e un altro in primavera.
Ogni edizione si svolge simultaneamente in due centri (il complesso Pazhou, storicamente il primo, situato nel
centro di Guangzhou e il Complesso Linhua, più grande e moderno, al nord della città) ed è
divisa in due sessioni tematiche.
Questa fiera è arrivata alla sua 103° edizione, si è svolta dal 1957 regolarmente nonostante i diversi disordini politici degli anni
sessanta e settanta. Persino durante la Rivoluzione Culturale, è stata spostata solo una volta di qualche settimana l'edizione autunnale.
Questa stabilità sorprendente si può spiegare dallo status storico e politico particolare della città di Guangzhou. Nell’ottocento,
essa fu la prima, maggiore città cinese a essere ‘aperta’ da e per gli occidentali, ai quali fu concessa un’isola nel centro della città
(si visita ancora oggi) per commerciare con i cinesi, un fatto unico e rivoluzionario all’epoca.
Durante il periodo comunista, la prossimità di Hong Kong e la volontà politica di conservare anche un minimo d’apertura al mondo (soprattutto a quello non
comunista) hanno permesso alla città di conservare un po’ della sua posizionale eccezionale e così è stata resa possibile una certa stabilità
della fiera.
Più recentemente, con la politica di riforme e apertura, la Fiera di Guangzhou si è ulteriormente sviluppata, diventando il punto
d’incontro tra l’industria del Guangdong e quella di tutta la Cina e del resto del mondo.
Guangzhou
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Savevi che...
Una singolare legge emanata l'1 gennaio 2007 vieta in tutta la città di Guangzhou la circolazione di moto e scooter, per prevenire la microcriminalità e contenere gli alti tassi di smog da monossido di carbonio.
Ipse dixit
Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà.
Napoleone, 1816